L’allenamento di un muscolo ne raddoppia la forza in circa sei settimane. Il tono muscolare è il tono di riposo che corrisponde alla resistenza del muscolo in assenza di contrazione.
Interessati alla riabilitazione sono i muscoli perineali, in particolare il muscolo elevatore dell’ano principalmente nella sua porzione pubo-coccigea. Alla componente tonica del muscolo che rappresenta il 95% della massa muscolare è affidata la CONTINENZA A RIPOSO, mentre alla componente fasica, che rappresenta solo il 5% è affidata la CONTINENZA SOTTO SFORZO. In condizioni normali e ancor di più sotto sforzo, i visceri pelvici non sono sospesi alla fascia endopelvica ma solo sostenuti alla stessa grazie all’azione di perfetta integrità funzionale del sistema statico fasciale e dinamico muscolare (elevatore dell’ano) del pavimento pelvico. Allorquando il sistema dinamico diventa deficitario per dànno diretto o indiretto (neuro muscolare), i visceri gravano sulla fascia endopelvica creando il presupposto per la destabilizzazione cronica del pavimento pelvico con la sua evoluzione verso il prolasso e l’incontinenza.
La rieducazione pelviperineale viene definita come un insieme di tecniche specifiche NON CHIRURGICHE E NON FARMACOLOGICHE che si prestano al raggiungimento degli obiettivi.
- prevenire e ridurre l’incontinenza urinaria
- prevenire e ridurre l’incontinenza fecale
- mantenere una buona statica pelvica
- garantire una soddisfacente vita sessuale
Le indicazioni, le tecniche e la diffusione sono attualmente in espansione grazie a:
- Diverso approccio sociale dei disturbi pelviperineali
- Migliore conoscenza della fisiopatologia pelviperineale, dell’incontinenza urinaria e delle disfunzioni del pavimento pelvico in generale
- Migliore conoscenza delle caratteristiche epidemiologiche del problema
- Nuove e più sofisticate strumentazioni di riabilitazione
- Nuove possibilità terapeutiche
EDUCAZIONE PERINEALE
L’educazione perineale mira a far prendere coscienza alla donna del proprio pavimento pelvico e di renderla autonoma nell’esecuzione degli esercizi di base che le permettono di mantenere una buona tonicità muscolare. È un processo attraverso il quale la donna recupera una consapevolezza del proprio corpo (dopo una gravidanza, un intervento chirurgico, ..)
RIEDUCAZIONE/ RIABILITAZIONE
La riabilitazione viene proposta per la prima volta da Kegel nel 1948. Ancora oggi il suo percorso terapeutico viene considerato fondamentale.
Si realizza attraverso 3 fasi:
- la presa di coscienza
- il rinforzo muscolare (esercizi di chinesiterapia, elettro stimolazione e biofeedback)
- l’automatizzazione
La fase preliminare consiste nell’informare la donna e correggere le cattive abitudini messe in atto per prevenire, ridurre o nascondere gli episodi di incontinenza.
Attraverso la presa di coscienza si cerca di rendere la paziente consapevole della propria muscolatura pelvica. È la fase più importante, il cuore del trattamento ed è anche la più delicata poiché prevede la presa di coscienza di una zona poco rappresentata a livello corticale.
Esempi di indicazione preventiva sono:
- post- partum
- pre e post chirurgia pelvica
- età, limitazione dell’attività fisica, allettamento
- minor controllo sulle funzioni perineali
Esempi di indicazione terapeutica sono:
- incontinenza urinaria
- prolasso genitale di grado lieve
- incontinenza fecale
- dolore sessuale
Gli esercizi proposti si inscrivono in un percorso di benessere generale e la donna recupera un senso di potere verso il proprio corpo, si prende cura di sé e ravviva la sessualità con naturalezza.
Ciò permette alla donna di avere a disposizione strumenti per riscoprirsi, per risentirsi armonizzando i sistemi legati al perineo, dalla minzione, alla defecazione, alla sessualità.